Resena: Arto Paasilinna è molto probabilmente lo scrittore finlandese più conosciuto in Italia, dove ha anche ricevuto il Premio Acerbi per L’anno della lepre nel 1994. I suoi testi sono caratterizzati da uno humour pungente e travolgente, che prende spunto da vicende quotidiane, le cui conseguenze sono però amplificate fino all’estremo, come i comportamenti dei suoi personaggi, buffi fino al grottesco.
Lo smemorato di Tapiola si apre con l’immagine del protagonista, Taavetti Rytkonen, fermo in mezzo alla strada a farsi il nodo alla cravatta, indifferente alla fila di macchine che si è formata per causa sua. A risolvere l’impaccio di questa situazione arriva il tassista Seppo Sorjonen, che lo carica sulla sua macchina e comincia a ricostruire la vita di Taavetti, non senza difficoltà, in quanto, come suggerisce il titolo, questi ha perso la memoria.
La strana coppia procede in un viaggio on the road in cui incontrano personaggi folli, come l’ex commilitone di Taavetti che vuole far saltare in aria la propria fattoria per vendicarsi dell’ingiusto trattamento riservatogli dallo Stato nel corso degli anni, o l’architetto albanese che vuole imparare dai finlandesi l’arte di costruire alberghi. Gli eventi bizzarri che capitano al duo in viaggio, alla ricerca dell’identità di Rytkonen, sono sottesi dalla comicità delle situazioni, che però lascia trasparire un velo malinconico sui problemi della vecchiaia, della solitudine, della demenza, dell’emarginazione. Questo tono agrodolce e tragicomico vede nell’amicizia e nella solidarietà tra i due protagonisti la salvezza da questi problemi.
Idioma: Italiano
Categoría: Lengua y Literatura, Narrativa
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